Studiai i nostri costumi nei romanzi, le nostre idee nei filosofi, cercai perfino nei più severi moralisti quello che esigono da noi, e fui sicura di quello che si può fare, di quello che si deve pensare e di come bisogna apparire. Una volta stabiliti questi tre punti, solo l’ultimo presentava qualche difficoltà nell’esecuzione; ma speravo di farcela e meditai sui modi.
Cominciavo ad annoiarmi dei miei svaghi rustici, troppo poco vari per la mia testa in attività;sentivo un bisogno di civetterie che mi riconciliò con l’amore, non per provarlo, in realtà, ma per ispirarlo e fingerlo. Invano mi avevano detto e avevo letto che non si può fingere questo sentimento; eppure, vedevo che, per riuscirci, bastava unire la fantasia di un autore al talento di un attore. Mi esercitai nei due generi, forse con un qualche successo, ma invece di ricercare i vani applausi del teatro, decisi di sfruttare per la mia felicità ciò che tanti altri sacrificavano alla vanità.
P. A. F. Choderlos De Laclos
Le relazioni pericolose
Edizione Feltrinelli
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