giovedì 22 ottobre 2009

Buon Compleanno Robert Capa (22/10/1913)


«A volte il tiro d’artiglieria langue. Il nemico sta con l’arma al piede.
In tali mattine i difensori di Madrid si scaldano al sole, giocano a dama, scrivono a casa lettere che, all’arrivo,
non garantiscono che il mittente sia ancora vivo.
La guerra e’ divenuta una “routine”; l’abnorme e’ divenuto, come sempre, la norma.»
da “Immagini di Guerra-Robert Capa” di Cornell Capa, Milano 1965, pagg. 20-33.





“Mi trovavo dietro un mucchio di terra, al riparo.
I franchisti tiravano con delle mitragliatrici e c’era molto pericolo.
Sulla mia sinistra c’erano, in una trincea, i miliziani.
Di tanto in tanto un gruppetto di loro saltava fuori perché aveva l’ordine di conquistare la posizione dei nazionalisti.
La mia paura era tale che ad un certo momento, spinto dal dovere professionale, ho tirato fuori un braccio con la Leica, ho puntato e quando ho sentito partire la scarica, ho scattato poi ho ritirato la macchina e me ne sono andato”
(la citazione è tratta da “Il Giornale” del 7/9/1996).


«L’efficacia di “Morte di un miliziano repubblicano” sta nel mostrarci un momento reale, catturato fortuitamente; perderebbe ogni valore se dovessimo scoprire che il soldato sul punto di cadere ha recitato per l’obiettivo di Capa. »
In “Regarding the Pain of Others” tradotto “Davanti al dolore degli altri” da Mondadori nel 2003, Susan Sontag



Nota:
Robert Capa, pseudonimo di Endre Ernő Friedmann (Budapest, 22 ottobre 1913 – Thai-Bin, 25 maggio 1954), è stato un fotografo ungherese.
I suoi reportage rendono testimonianza di cinque diversi conflitti bellici: la guerra civile spagnola, la seconda guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.
Nel 1936, Capa diviene famoso in tutto il mondo per una foto scattata a Cordoba, dove ritrae un soldato dell’esercito repubblicano colpito a morte da un proiettile sparato dai franchisti. Questa foto è tra le più famose fotografie di guerra mai scattate.
La foto è stata al centro di una lunga diatriba in merito alla sua presunta inautenticità, che sarebbe dimostrata in base al lavoro svolto dallo storico della fotografia Ando Gilardi, che avrebbe analizzato, nei primi anni ‘70, i negativi originali di Capa relativi alla nota foto.

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