domenica 15 novembre 2009

Buon Compleanno James Graham Ballard (15/11/1930)


«(logico. Quale malattia ha una prognosi più ineluttabile della vita stessa? Ogni mattina una persona dovrebbe dire ai suoi amici più cari: “mi rammarico per la tua morte irrevocabile”, come si dice a chiunque soffra di un male incurabile; non era proprio l’omissione universale di questo minimo gesto di simpatia e di comprensione a fornire il modello per l’innata riluttanza a discutere apertamente dei propri sogni?)»

Estratto da Il mondo sommerso

«I maggiori sviluppi dell’immediato futuro avranno luogo sulla Luna o su Marte, ma sulla Terra ed è lo spazio interno, non quello esterno che va esplorato. L’unico pianeta veramente alieno è la Terra. In passato la fantascienza ha inclinato verso le scienze fisiche (astronautica, elettronica, cibernetica) ma adesso l’accento dovrebbe spostarsi sulle scienze biologiche. La precisione, ultimo rifugio di chi non ha immaginazione, è l’ultima cosa di cui preoccuparsi. Quello che ci serve non sono fatti scientifici, ma più fantascienza, e l’introduzione sulle pagine delle riviste dei cosiddetti articoli scientifici è solo un tentativo di far sembrare più eleganti i vecchi costumi di Buck Rogers… Vorrei vedere più idee psicoletterarie, più concetti metabiologici e metachimici, più sistemi temporali individuali, più psicologie e spazi-temi sintetici, più semimondi cupi come quelli che affiorano nei dipinti degli schizofrenici, insomma una poesia speculativa completa, una fantasia della scienza.»

Estratto da Qual è la via per lo spazio interno, pubblicato sulla rivista New Worlds 1962.

«Solo interrompendo il loro esilio e tornando alle loro case potevano chiarire fino in fondo che la loro rivoluzione era davvero insensata, che i sacrifici erano assurdi e le conquiste trascurabili. Un fallimento eroico si ridefiniva come un successo. Chelsea Marina era il modello di riferimento per le proteste sociali del futuro, per insurrezioni armate prive di senso e per rivoluzioni condannate, per la violenza immotivata e per manifestazioni dissennate. La violenza, come aveva detto una volta Richard Gould, dovrebbe sempre essere gratuita, e nessuna rivoluzione che si rispetti dovrebbe raggiungere i suoi scopi.»

Estratto da Millenium People


Nota
James G. Ballard è stato uno dei più rilevanti autori britannici del Novecento. Dopo aver passato parte della sua infanzia in un campo di prigionia giapponese, sulla cui esperienza scriverà L’Impero del sole che diventerà anche un film (1987) per la regia di Steven Spielberg, inizia a scrivere di fantascienza. Negli anni ’60 è uno dei protagonisti della rivoluzione New Wave della fantascienza mondiale, assieme ad autori come Samuel Delany, Brian Aldiss e al nuovo direttore della rivista New Worlds, Michael Moorcock. Teorizzerà lo spazio interno in letteratura, una sorta di universo psicointeriore, come luogo da analizzare e scoprire attraverso gli strumenti della fantascienza. Dopo la tetralogia catastrofista arriverà uno dei romanzi che segnerà come spartiacque lo sviluppo della sua carriera di narratore e che condenserà alcune delle sue più acuta osservazioni sulla contemporaneità: La mostra delle atrocità, pubblicato nel 1970, recentemente diventato un film (2001) per la regia di Jonathan Weiss. Altro capolavoro sarà Crash, intriso di uno stile assolutamente atipico e personale che punta alla interpretazione della contemporaneità attraverso l’instaurazione del rapporto uomo-macchina. Grande appassionato della pittura surrealista, che cita spessissimo nei suoi romanzi, viene considerato come uno dei padri nobili del cyberpunk e profeta del postmodernismo in letteratura. L’ultima fase della sua produzione è contrassegnata dal distacco nei confronti della società capitalista avanzata, temi presenti soprattutto in Millenium People e Regno a Venire, dove preconizza una sorta di nuovo fascismo dei centri commerciali e la rivoluzione delle classi medie, ironicamente inquadrate come nuovo proletariato.

Nessun commento:

Posta un commento