venerdì 20 novembre 2009

Buon Compleanno Nadine Gordimer (20/11/1923)


« C’era cameratismo, il vero senso della fratellanza, come lui lo chiamava, “ma poi d’improvviso capitava di odiare qualcuno, veniva voglia di mettergli le mani alla gola, e tutto per niente, magari per un pezzo di corda per legarsi le scarpe… Una volta era scoppiata una rissa nelle docce per decidere a chi toccava! Ed eravamo le stesse due persone che facevamo insieme lo sciopero della fame, che avrebbero fatto qualsiasi cosa l’una per l’altra… non riesco a credere che fossi proprio io.»

Da Nessuno al mio fianco, 1994



«Gli uomini e le donne intorno a me avevano bevuto poco, né c’era quel contorno di cibo e di agi che la gente fra cui avevo vissuto considerava indispensabile per crearsi un clima di festa; eppure questo clima c’era, spontaneamente. La loro gioia era qualcosa di meraviglioso e di formidabile, un’arma che io non avevo.

Compresi per la prima volta il timore e lo smarrimento che possono celarsi sotto una pelle bianca. Suppongo che quello rappresentasse per me, come per tanti altri, un punto d’arrivo senza ritorno: giunti al quale, o si odia ciò che non si ha o se ne è affascinati.

Quando i negri avranno perduto questa esuberanza o l’avranno affogata, come aspirano a fare, nella dilagante corruzione del nostro mondo, scompariranno sia l’odio che il fascino che suscitano e noi diventeremo altrettanto indifferenti per loro quanto lo siamo tra noi bianchi.»

Da Un mondo di stranieri, 1993


Nota:
Nata nel Sudafrica da genitori ebrei, comincia a scrivere molto giovane, focalizzando la sua attenzione sulle patologie di una società divisa dall’apartheid. Premio Nobel per la letteratura nel 1991, è sempre stata impegnata nel dibattito politico e sociale del suo paese, difendendo l’autonomia dello scrittore, il suo diritto/dovere di scrivere opere capaci di andare ben al di là dei fatti contemporanei.

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