giovedì 19 novembre 2009

Buon Compleanno Zygmunt Bauman (19/11/1925)




«Le opposizioni consentono l’azione e la conoscenza; gli indecidibili paralizzano. Portano dentro ciò che sta fuori e avvelenano il conforto dell’ordine con il sospetto del caos. Questo è esattamente ciò che fanno gli stranieri.»

Modernity and ambivalence

«Potrebbero essere chiamate comunità guardaroba, quelle comunità che prendono corpo, anche se solo in apparenza, quando si appendono in guardaroba i problemi individuali, come i cappotti e i giacconi quando si va a teatro. L’occasione può essere fornita da qualsiasi evento scioccante o superpubblicizzato: un’eccitante partita di calcio, un crimine ingegnoso o efferato, o un matrimonio o un divorzio… le comunità guardaroba vengono messe insieme alla bell’e meglio per la durata dello spettacolo e prontamente smantellate non appena gli spettatori vanno a riprendersi i cappotti appesi in guardaroba.»

Benedetto Vecchi intervista Zygmunt Bauman

Nota:
«Al pellegrino, metafora della strategia di vita della modernità, volta alla costruzione ed al mantenimento di un’identità solida e stabile, Bauman contrappone la figura del turista, incapace di resistere alle sfavillanti attrazioni del mondo globale. Il meccanismo consumistico, un tempo veicolato dal bisogno, e successivamente sostenuto dal desiderio, attualmente, secondo Bauman, è alimentato da qualcosa di ulteriormente effimero e scarsamente durevole: il capriccio. Alla vulnerabilità e precarietà del processo di costruzione e mantenimento dell’identità del soggetto della modernità liquida, ormai privato di qualsiasi punto di riferimento stabile ed univoco, Bauman associa la necessità di cercare delle grucce su cui appendere le proprie paure ed ansie.»

AA. VV. Identità e appartenenza nella società della globalizzazione

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