giovedì 24 dicembre 2009

Buon Compleanno Fritz Leiber (24/12/1910)


«Ogni punti giallo rappresenta un caso di mancato riconoscimento illusorio. Un individuo altrimenti normale non riconosce un membro della famiglia, o un amico, e sostiene di fronte a tutti e a tutto che si tratta di uno straniero e di un impostore… un’accusa molto frequente, e assolutamente priva di basi, è questa: il posto del parente o dell’amico è stato preso da un gemello assolutamente identico. Questa illusione persiste, ed è accompagnata da disturbi nervosi di tale entità che il malato deve ricorrere alle cure di uno psichiatra… nei casi dei quali siamo al corrente. Con l’aiuto della psichiatria, si arriva a una di queste soluzioni: prima, l’illusione svanisce e il presunto estraneo è accettato come il vero parente o amico; seconda, l’illusione persiste, e avviene una separazione… quando si tratta di marito e moglie, si ha il divorzio. Qualunque sia la soluzione il malato guarisce perfettamente.»


«Il materialismo è la nostra base signori… la ferma convinzione secondo la quale qualsiasi fenomeno deve avere un’esistenza reale e una causa reale. Questo ha reso possibile la nostra tecnologia, e una capacità di comprensione della natura completa e chiara. Io sono di larghe vedute. Come tutti sono disposto ad ascoltare nuove teorie in qualsiasi momento, e con grande interesse. Ma quando queste teorie rappresentano il risveglio delle superstizioni più antiche e più arretrate, quando questo signore cerca di spaventarci servendosi di incubi e di storie di spiriti maligni che rubano corpi umani, quando in base a queste prove egli ci chiede di istituire una gigantesca caccia alle streghe […] che considera seriamente l’idea di fare una mappa del mondo dei sogni […] se cediamo a simili suggerimenti allora sarà meglio gettare da parte ogni traccia di materialismo…»


I tre tempi del destino, traduzione di Luigi Dancelli


Nota:
Figlio di una coppia di attori, proprio come E. A. Poe, attraverserà con la sua produzione diversi campi della narrativa fantastica cominciando dall'heroic fantasy, per cui avrebbe coniato il termine Sword and Sorcery, un'accezione che sarebbe rimasta ancora oggi per connotare una certa fantasy di basso livello.


«Sono più certo che mai che questo campo dovrebbe essere chiamato storie di sword-and-sorcery. Questo termine descrive accuratamente i punti di livello culturale ed elemento sovrannaturali ed inoltre lo distingue immediatamente dai romanzi di cappa-e-spada (avventure storiche) ed (incidentalmente) anche dai romanzi di cappa-e-pugnale (spionaggio storico) »


Scriverà di fantascienza, horror e articoli di critica letteraria. Collaborerà anche per il mitico Weird Tales, intratterà ottimi rapporti con la generazione che avrebbe dato vita alla rivoluzione New Wave nella fantascienza, come Michael Moorcock, che sarà direttore di New Worlds proprio negli anni di Brian Aldiss e Norman Spinrad.


«C’erano due scrittori della generazione precedente la cui abilità e gli standard letterari dei quali [gli autori new wave, ndr] ammiravano ancora. Uno era Phillip K. Dick. L’altro era Fritz Leiber, che per maestria di prosatore e spirito urbano continuava a sorpassare i nostri imberbi talenti. Provavamo assoluta reverenza per lui. E la proviamo ancora. (Michael Moorcock, 1983) Appare evidente che […] nessuno nel nostro campo può avvicinarsi a Fritz Leiber (Poul Anderson, 1975)

C’è un solo Fritz Leiber. Ne servirebbero altri venti (Damon Knight, 1970)»


La sua opera si vede in particolar modo legata ad Howard P. Lovecraft e a Robert Graves almeno per i primi vent'anni di attività. Nominato Gran Maestro della Fantascienza nel 1981 fu sempre considerato una delle menti più illuminate che combatteva la deriva campbelliana della fantascienza, cioè space opera e tecnologia, mirando invece al coinvolgimento e allo spessore psicologico dei personaggi. Fu appunto Carl Gustav Jung l'altro grande ispiratore teorico della sua opera. Proprio come Poe la deriva alcolica lo costrinse ad un periodo di inattività dopo la morte della prima moglie, ma tornò alla grande con Nostra Signora delle Tenebre.


«Lo stimavano tutti – gli autori di hard science fiction, i giovani arrabbiati della new wave, i fanatici di fantasy e i lovecraftiani della prima ora, i guru della fantascienza sociologica e i fan della space opera, quelli che amavano l’azione e l’avventura e quelli che dal loro fantastico volevano meno sensazionalismo e più letteratura. Dove lo trovate un altro che fosse simpatico a H.P. Lovecraft e a William Gibson, a Isaac Asimov e a Michael Moorcock?»


Tratto da Demoni dell’Aere Superiore: Vita, Opere e Miracoli di Fritz Leiber, Jr. di Davide Mana

(rrb)

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